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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Comme è bella a pulizia, - ricette chille che giraje a mutanda o cuntrarie! = Come è bella la
pulizia disse colui (quello) che girò lo slip all' incontrario . Si può trovare la stessa espressione
con la sostituzione del termine mutanda con a cammisa, ovvero la camicia. Si usa per indicare
una persona che non tiene molto alla pulizia, o in senso lato indica una cosa fatta in modo
raffazzonato solo per salvare le apparenze.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Coppa a coppa = Sopra sopra . Locuzione avverbiale di luogo usata per indicare
pulizie superficiali o di azioni non programmate. Più comunemente si trovano le
espressioni come ca ncoppa = qua sopra, ncoppa =sopra, ncoppa ncoppa = in
cima o da copp abbascio = dalla cima al fondo per indicare qualcosa dall inizio
alla fine. Vedi Mettere a coppa .. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Dicette o prevete: fa chello che dich io, ma nun fa chello che facc io = Disse il prete fai quello
che dico io ma non fare quello che faccio io . Siamo sempre nella sfera di chi predica bene e
razzola male e in quella religiosa per cui i preti sono santi e diavoli al tempo stesso. Periodo
caratterizzato da tre proposizioni, con la particolarità dell'uso del passato remoto nella
prima (dicette) a cui seguono due presenti (fa).. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
D'dio ne libera da e pezziente sagliute. = Dio ci liberi dai poveri arricchiti . Secondo questo
proverbio le persone che sono arricchite senza sacrifici ostentano in maniera esagerata.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
D'Dio scanza e piccule cadute = Dio scansi dalle piccole cadute . Questo proverbio, quasi una preghiera è
un esortazione a Dio perché protegga dalle cadute anche quelle banali, perché proprio quelle possono
rilevarsi noiose e complicate da guarire.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Dio o ssape e a Maronna o vver e = Dio lo sa e la Madonna lo vede . Un espressione che trova le sue
radici nella cultura religiosa dei napoletani e del loro rivolgersi a Dio e alla Madonna per chiedere
aiuto. Essa si usa per dire di una cosa di difficile risoluzione, per cui sarebbe necessario che non ci
fossero altri impedimenti; (in genere si usa per le persone ammalate a cui sopravviene un altra
malattia, o alle persone che già sono in precarie condizioni economiche e sopraggiungono nuove spese.
Edited by lupo solitario - 16/8/2017, 04:32. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Ditto nfatto = Detto fatto . Espressione costituita da due participi passati
ed è usata per indicare come l'azione addirittura preceda il pensiero.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Doppo Natale friddo e famme = Dopo il Natale freddo e fame . Espressione per indicare sia una
situazione metereologica che economica: dopo le festività natalizie che si considerano chiuse con
l'Epifania, in genere sopravviene il vero freddo anche per i napoletani a cui si accompagna la
scarsità di soldi dopo tutte le spese delle festività. Difficile diventa arrivare alla fine di gennaio
quando poi viene corrisposto il nuovo mensile.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
Doppo Pasca, vieneme pesca = Dopo Pasqua vienimi a pescare . Lo si dice per tutti coloro che
dopo un determinato evento non si fanno vivi per molto tempo; può anche essere un pensiero
del singolo che combinato una qualche cosa intende dileguarsi.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
E fatta a figura toja e E fatta a fortuna toja = Hai fatto la tua figura e hai fatto la tua fortuna .
Si usano per complimentarsi con qualcuno o per la bella figura fatta in una cerimonia, o per
qualcosa che è accaduto, o perché ha portato una buona sorte. Quest ultima è resa celebre
da Eduardo in Uomo e galantuomo . Sintatticamente l aggettivo toja concorda nel genere e
nel numero del sostantivo a cui si riferisce.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
E fatto e messe scaveze = Hai fatto le messi scalze . Dicesi di persona che ha fatto ha insistito
molto fino a diventare insistente e petulante per ottenere qualcosa. Spesso è usato anche in
prima persona = aggio fatto e messe scaveze.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
E pigliaje ncoppo o fatto = Li presi sul fatto . Cioè sono stati colti
in flagrante. Ritorna il termine ncoppo: vedi coppa a coppa.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
E muorte e chi te muorte = I morti di chi ti è morto . Come le altre che seguono in un crescendo di grado, sono imprecazioni che si rivolgono quando si vuole mandare a quel paese qualcuno in malo modo facendo ricorso ai defunti, il cui culto è molto elevato nei napoletani **E meglje muorte e chi te muorte = I migliori morti fra quelli che ti sono morti ***E meglje muorte e chi te muorte e chi te stramuorte e chi te sona e campane a muorte = I migliori morti fra quelli che ti sono morti e chi ti è trapassato e chi ti suona le campane a morto. Si noti il clima x ascendente.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
E se ne carette o treatro = E se ne cadde il teatro . Si usa questa espressione nel gergo
artistico per dire di uno spettacolo particolarmente applaudito o in generale di un
azione che ottiene un forte plauso dei presenti.. -
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Detti napoletani, tradotti in italiano.
E si sti cazz = E se sei capace . Espressione che fa ancora uso dei genitali maschili per
dire se sei capace che faccio questa cosa ; o ancora vedi un po se sei capace di fare ..